Il mese di settembre è il mese dell’inizio della stagione sportiva, ossia il mese in cui gli sportivi decidono, dopo lo stop estivo, di riprendere a frequentare con regolarità i centri sportivi.
Quest’anno la ripartenza sarà diversa rispetto agli anni precedenti caratterizzata dal rispetto della sicurezza e del distanziamento. Per sostenere passaggi ed evoluzioni, in questo momento di vera e propria “ripartenza” e di “riapertura” degli impianti sportivi andiamo quindi a fare il punto sulle norme da rispettare nello svolgimento della pratica sportiva.
Cosa prevede il DPCM 7 agosto 2020
Il d.p.c.m. 7 agosto 2020 proroga fino al 7 settembre le misure precauzionali minime per contrastare e contenere la diffusione del Covid-19; tante le conferme delle misure attuative precedenti, anche in ambito sportivo.
In attesa di conoscere quali saranno le disposizioni in vigore a partire dal 7 settembre facciamo qui il punto della situazione ad oggi.
- Attività all’aperto: lo svolgimento di attività sportiva all’aperto, anche in aree attrezzate e parchi pubblici, è consentita mantenendo la distanza di almeno due metri tra le persone; per l’attività motoria la distanza deve essere di almeno un metro (ad esempio una passeggiata a piedi o in bicicletta).
- Attività sportiva di base e attività motoria: se svolte all’interno di centri sportivi, piscine, palestre etc. si continuano ad applicare le norme comportamentali previste nelle linee guida dell’Ufficio per lo Sport in collaborazione con la FMSI. Sono ammesse deroghe dalle eventuali diverse previsioni regionali.
Nello specifico:
Piscine pubbliche e finalizzate ad uso collettivo escluse quelle ad usi speciale di cura, riabilitazione, termali:
- deve essere confermata l’idoneità dell’acqua alla balneazione tramite analisi chimiche e microbiologiche,
- ogni persona deve avere a disposizione una superficie di acqua di almeno 7mq,
- negli spogliatoi e nelle docce deve essere garantito uno spazio di almeno un metro tra i presenti;
- si mantengono le norme di sicurezza igienica in acqua e personali così come quelle di disinfezione e pulizia delle aree comuni
- può essere misurata la temperatura corporea,
- devono essere rafforzate le modalità di ricambio d’aria naturale e/o attraverso l’impianto di condizionamento,
- deve essere redatto e mantenuto l’elenco delle presenze per 14 giorni
- deve essere predisposta una adeguata informazione sulle misure adottate.
Palestre compresi corsi collettivi senza contatto fisico, impianti sportivi all’aperto con servizi al chiuso:
- deve essere programmata l’attività con possibilità di prenotazione;
- negli spogliatoi e nelle docce deve essere garantito uno spazio di almeno un metro tra i presenti;
- deve essere garantita la distanza di almeno un metro tra le persone quando non svolgono attività sportiva e di almeno due metri durante lo svolgimento di quest’ultima;
- può essere misurata la temperatura corporea;
- la struttura deve essere dotata di prodotti igienizzanti con dispenser ben visibili e obbligo di igienizzare le mani all’entrata e all’uscita;
- gli ambienti e le attrezzature, dopo ogni utilizzo, devono essere regolarmente disinfettati;
- devono essere rafforzate le modalità di ricambio d’aria naturale e/o attraverso l’impianto di condizionamento;
- borse e indumenti personali devono essere riposti in apposite borse;
- vietato l’uso promiscuo degli armadietti;
- devono essere utilizzate apposite calzature;
- deve essere redatto e mantenuto l’elenco delle presenze per 14 giorni;
- deve essere predisposta una adeguata informazione sulle misure adottate.
- Sport di contatto: sono consentiti in quelle Regioni e Province autonome che, grazie ad un rischio ridotto rispetto all’andamento della situazione epidemiologica, possono adottare protocolli propri atti a ridurre il rischio di contagio.
- Eventi sportivi di minore entità (max 200 spettatori per impianti sportivi al chiuso e max 1000 spettatori per gli stadi all’aperto): è consentita la partecipazione solo in quei casi in cui sia possibile prenotare e assegnare preventivamente il posto a sedere, dove vi è ricambio d’aria ed è possibile rispettare il distanziamento sociale di almeno un metro. Sono confermati sia l’uso della mascherina che la misurazione della temperatura corporea. Nel caso in cui si superino i limiti numerici di cui sopra, il Presidente della Regione o Provincia autonoma può sottoporre uno specifico protocollo di sicurezza al Comitato tecnico scientifico perché lo validi e autorizzi lo svolgimento dell’evento
- Eventi e competizioni sportive di interesse nazionale e regionale o eventi organizzati da organismi sportivi internazionali, sessioni di allenamento di atleti professionisti e non di sport individuali e di squadra: possono essere tenuti ma solo a porte chiuse o all’aperto e senza la presenza di pubblico, sempre rispettando le previsioni delle rispettive FSN, DSA e EPS riguardo alle norme comportamentali tra atleti, tecnici e accompagnatori.
Autonomia regionale
Visto il riferimento alle ordinanze regionali, che possono prevedere misure attuative specifiche a seconda delle diverse situazioni del contagio, è possibile trovarle aggiornate all’ultimo minuto sul sito asinazionale.it.
Ecco che questa stagione sportiva riprende all’insegna di una grande responsabilità alla quale il mondo sportivo non si tira indietro, a testimonianza del primo grande valore su cui si basa: il rispetto dell’individuo in ogni sua forma.
|di Barbara D’Onza, Dottore Commercialista esperta nel settore sportivo|